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PLAN 2 finale
planimetria
Diapositiva1
seg gen 1-20-01
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FRONTE 1
SIN 3
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SOTTO 0
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URBAN2a
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DES 4
DES 2
DES 2a
DETTAGLIO 1

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Milano, (Mi) Italia

Progetto di riqualificazione e ampliamento in via Cernaia | con: Stefania Micotti

 

 

 

   

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Questa parte di città rappresenta in maniera emblematica il forte legame che permane tra la forma urbana e l’architettura e tra il tessuto urbano e le possibilità di trasformazione e adattamento della morfologia esistente. Il carattere urbano di questa parte di città è storicamente determinato dall’essere una zona di transizione tra il tessuto urbano storico, che si affacciava sui navigli (Martesana e cerchia interna in Fatebenefratelli) e il tessuto urbano modificato dalle riforme del primo Novecento e del dopoguerra, presenti nel sistema di via Manzoni-P.za Cavour-Repubblica. Il carattere residenziale, introverso e poroso, permane leggibile nella discontinuità delle cortine edilizie di via Cernaia, che arricchisce il rapporto con la strada dei molti palazzi nobiliari, in cui la natura dei giardini è percepibile dallo spazio pubblico.

A testimonianza di questo equilibrato rapporto tra eterogeneità architettonica e omogeneità insediativa, sono numerose le architetture di grande interesse e qualità, che, pur introducendo nuove tipologie e modificazioni del tessuto edilizio anche profonde, ne hanno saputo interpretare il carattere.

Il progetto prevede la riqualificazione di un insieme di edifici adiacenti al complesso della ex sede della Snia Viscosa, poi sede di Banca Commerciale Italiana, progettato da Antonio Cassi Ramelli nel 1960-68, di cui era parte integrante.

Il progetto interpreta l’ambiguità e l’ambivalenza dell’edificio esistente determinata dalla coesistenza di un corpo di fabbrica reso unitario nelle sue parti interne, ma ancora caratterizzato da due distinte facciate lungo la via Cernaia, unificate dal precedente sopralzo in arretramento di epoca recente, che incornicia e unifica la differente partitura delle sottostanti facciate originarie.

L’ampliamento volumetrico è composto da due corpi di fabbrica principali uniti da un collegamento. Il corpo principale in linea su via Cernaia si snoda e appoggia sull’arretramento esistente del piano terzo rispetto alla cortina edilizia, mirando a diventarne il compimento architettonico, con il chiaro obiettivo di distinguere, chiarire ed enfatizzare le appartenenze e il rapporto con i sottostanti edifici (corpo storico e facciata degli anni 40’), attraverso una strategia compositiva commisurata alle diverse e complesse condizioni percettive a cui il nuovo volume è sottoposto. Il corpo di fabbrica verso il giardino si configura invece come un padiglione vetrato che dialoga con il verde su cui affaccia la porzione più monumentale del complesso di Cassi Ramelli su c.so di P.ta Nuova.

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